giovedì 31 ottobre 2013

Enjambement


Ricordi le pietre su letto di ghiaia
del fiume dormire coi piccoli al seguito
figli senza sole e luna d'un'immagine
distorta del cielo
e dell'amore e del tepore e del fetore
e del colore solo
una pellicola davanti agli occhi-
non occhi...?

Vorrei non esistesse un tempo
per aggrovigliarsi,
uno per slegarsi,
che il tempo non fosse una sequenza
amorfa di attimi.
Io sento il tempo per nascere
e il tempo della narcosi.

Io sono
anestetizzato,
scagliato
contro
la calotta
concava
della sera.
E penso.

Penso al rimeggiare gentile
sopra il sospirare sottile
dell'eterno mese prima d'aprile:
i tuberi, le radici secche,
la cantilena stagionale
aspettare:
pomice galleggiare
e non capire
e continuare

Simone Risoli
(31 ottobre 2013)


Nessun commento:

Posta un commento