domenica 17 febbraio 2013

Le ceneri di Mercoledì

                                                            Avvertenza:
                            Credevo fosse
                                           captatio benevolentiae
                                           offrire ai lettori le polveri
                                       in rima sparsa           
                              di un'urna rigida

Odore di mosto e zolfo dai vertici
delle strade; brumaio chiama
la nebbia volatile
arenata al mezzo, nel mare (aperto)

   Wednesday senza compagna
richiama il tordo, la ruota,
il cerchio al primo raggio,
con infallibile calcolo.
   Un uomo incappucciato di passaggio
aspetta,
le pupille fradice di euforia
e corrose    dalle particelle
di testa di fiammifero.

E quel che ondivago emigra
   dalle ciminiere,
il gas bruciato, la terra fitta,
   gli infinitesimali massi,
sospeso fra il piombo e il richiamo
della cena e del pranzo,
nel pomeriggio quasi-buio e ancora-luce,
   si ferma e fugge

(Simone Risoli)

sabato 9 febbraio 2013

Un uomo che coltiva il suo giardino

Un uomo che coltiva il suo giardino, come voleva Voltaire.
Chi è contento che sulla terra esista la musica.
Chi scopre con piacere un'etimologia.
Due impiegati che in un caffè del Sur giocano in silenzio agli scacchi.
Il ceramista che premedita un colore ed una forma.
Il tipografo che compone bene questa pagina che forse non gli piace.
Una donna e un uomo che leggono le terzine finali di un certo canto.
Chi accarezza un animale addormentato.
Chi giustifica o vuole giustificare un male subìto.
Chi è contento che sulla terra ci sia Stevenson.
Chi preferisce che abbiano ragione gli altri.
Tali persone, che si ignorano, stanno salvando il mondo.

(J.L.Borges)