domenica 17 marzo 2013

La notte del Santo bevitore

I fumi assottigliano in vicoli
i fiumi di strade incatramate.
Il tuo ricordo lucido di ieri,
occhi colore di uva morbida
quasi-bionda, col raspo tenero
e la pelle liscia e trasparente,
scivola fra ottobre e questo
così lontano e spento 
giorno di marzo.

Arrabattare parole per incontrare 
i lampioni in lutto in abito scuro;
e poi dittonghi e respiri smorzati 
non restano - la falce che il cielo
miete in grandi spiazzi
irrespirabili e vertiginosi
in un senso di mosto
- ché il dolce, si sa,
ha un forte attrito contro le gengive
cariate dai baccanali
e spacca e amputa il sonno e la fame
e il giorno cade come un accidente
che scivola dal piano inclinato
d'una notte ubriaca

(Simone Risoli)