i fiumi di strade incatramate.
Il tuo ricordo lucido di ieri,
occhi colore di uva morbida
quasi-bionda, col raspo tenero
e la pelle liscia e trasparente,
scivola fra ottobre e questo
così lontano e spento
giorno di marzo.
Arrabattare parole per incontrare
i lampioni in lutto in abito scuro;
e poi dittonghi e respiri smorzati
non restano - la falce che il cielo
miete in grandi spiazzi
irrespirabili e vertiginosi
in un senso di mosto
- ché il dolce, si sa,
ha un forte attrito contro le gengive
cariate dai baccanali
cariate dai baccanali
e spacca e amputa il sonno e la fame
e il giorno cade come un accidente
che scivola dal piano inclinato
d'una notte ubriaca
(Simone Risoli)