lunedì 1 giugno 2015

Ho appena appoggiato la porta...

Ho appena appoggiato la porta
lasciandoti andare,
senza vederti voltare.
Si aspetta un secondo di solito
o  sesto di secolo prima
di volgere indietro lo sguardo,
alla soglia usurata,
la fronte bagnata,
accartocciata e pesante.

Livida la notte e leggera,
la luna a passo di ballata lenta
avanza; la luna,
quel pensile oggetto
sputato nel cielo
da un dio senza tempo
che mai ebbe tempo di appianarle i crateri;
e ora crateri più grandi mi trivella
fra falange e falange ogni scelta.

Andare, restare, partire…

Casa è il luogo a cui si torna.
E resto, solo e pensoso,
in questo angolo di sfera distante.
S’ama solo quel che si teme
o non si possiede.

Casa è il luogo da cui si parte.
Un dì, se non andrai sempre fuggendo
di gente in gente,
ancora mi troverai qui,
a cambiare il mondo,
ma avrò scelto d’andare
e mai saremo

sullo stesso parallelo.


(Simone Risoli, giugno 2015)

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