domenica 17 febbraio 2013

Le ceneri di Mercoledì

                                                            Avvertenza:
                            Credevo fosse
                                           captatio benevolentiae
                                           offrire ai lettori le polveri
                                       in rima sparsa           
                              di un'urna rigida

Odore di mosto e zolfo dai vertici
delle strade; brumaio chiama
la nebbia volatile
arenata al mezzo, nel mare (aperto)

   Wednesday senza compagna
richiama il tordo, la ruota,
il cerchio al primo raggio,
con infallibile calcolo.
   Un uomo incappucciato di passaggio
aspetta,
le pupille fradice di euforia
e corrose    dalle particelle
di testa di fiammifero.

E quel che ondivago emigra
   dalle ciminiere,
il gas bruciato, la terra fitta,
   gli infinitesimali massi,
sospeso fra il piombo e il richiamo
della cena e del pranzo,
nel pomeriggio quasi-buio e ancora-luce,
   si ferma e fugge

(Simone Risoli)

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